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Omraam Mikhael Aïvanhov

 

Il saluto fraterno

In tutte le culture umane, il saluto con la mano è percepito istintivamente come un segno di amicizia, una apertura al dialogo e al sorriso.

La mano, emissiva e ricettiva
Osservate: in tutti i paesi, quando le persone si incontrano o si lasciano, che cosa fanno? Alzano il braccio per inviare un saluto oppure si stringono la mano. Dunque, la mano serve come mezzo di emissione o ricezione tra gli esseri umani. Ecco perché si deve essere particolarmente vigili a quel che si dona con la mano. Se ci si deve salutare, è per farsi del bene, darsi reciprocamente qualcosa di buono, Se ci si saluta o ci si stringe la mano automaticamente, restando negligenti, distanti, chiusi, è inutile.
Ma per chi ha la coscienza sveglia, è un gesto formidabilmente significativo e attivo, tramite cui si può incoraggiare, consolare, vivificare le creature e dar loro molto amore. Bisogna che il saluto sia una vera comunione, che sia potente, armonioso, vivo.

Il saluto, scambio nei piani sottili – Capitolo XVI p. 386
Voi venite qui per creare la vita fraterna. Allora, quando vi incontrate, pensate a salutarvi coscientemente affinché attraverso le vostre mani vi comunichiate, gli uni agli altri, delle correnti di energia, dei raggi colorati. Gli scambi più potenti, più benefici non sono necessariamente quelli che si fanno avvicinandosi fisicamente. Si può mettere molto amore e luce in un gesto della mano e nello sguardo che l’accompagna. Che la vostra anima partecipi al vostro saluto…!